Perchè ho la muffa in casa se ho appena sostituito i serramenti?

Nella riqualificazione edilizia, la sostituzione dei serramenti ci può aiutare ad ottenere un migliore isolamento termico e quindi un risparmio energetico. Tuttavia, se non viene prevista anche una corretta ventilazione degli ambienti indoor, dotandoli di adeguati sistemi di ventilazione meccanica controllata (VMC), le probabilità di avere un edificio sigillato e a rischio muffa sono elevate.

Consigli per il risparmio energetico

In questo periodo si trovano in rete molti consigli per risparmiare energia e contenere gli aumenti delle bollette-monstre in arrivo.

Altroconsumo, ipotizzando il costo dell’elettricità a 0,66 centesimi a kWh, calcola che la spesa media di una famiglia per accendere gli elettrodomestici oscilli tra i 7 e gli 8 euro al giorno.

Ecco quanto consumano gli elettrodomestici di uso comune:

    Frigorifero: 1,20 euro al giorno

    Router Wi Fi: 39 centesimi al giorno

    Condizionatore per 4 ore: 1,98 euro

    Lavasciuga con programma asciugatura: 3,37 euro

    Tv, decoder e smart speaker: 66 centesimi al giorno

    Asciugacapelli (15 minuti): 24 centesimi

    Lavastoviglie: 66 centesimi

    Boiler elettrico (10 minuti di doccia): 1,32 euro

    Ferro da stiro da 2000 Watt: 50 centesimi l’ora

    Forno (un’ora a 180 gradi): 1,44 euro

    Piano a induzione (un’ora): 50 centesimi

    Stufetta per il bagno: 66 centesimi (1 ora)

ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) ha stilato il decalogo del consumo energetico che promette di far risparmiare fino a 600 euro/anno in bolletta.

La guida contiene suggerimenti su buone pratiche da applicare ed errori da evitare a cura del Dipartimento Efficienza energetica dell’Agenzia.

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20 consigli ENEA per il risparmio energetico

Coibentazione, isolamento termico e sostituzione dei serramenti

Fra le mosse più efficaci indicate da ENEA per tagliare consumi (e spese) troviamo:

  • al punto 2 dell’infografica si raccomanda di “Migliorare la coibentazione dell’abitazione”

Migliorare il livello di coibentazione dell’abitazione è un passo molto importante poiché riduce significativamente il fabbisogno energetico. La realizzazione di un isolamento termico a cappotto dell’involucro e in particolare la coibentazione della copertura, riducono le dispersioni tra il 40 e il 50%. Il minor fabbisogno di energia termica una volta realizzati gli interventi consente inoltre di installare una caldaia meno potente e quindi meno dispendiosa. L’intervento di installazione del cappotto termico è molto conveniente se inserito all’interno di un discorso generale di manutenzione straordinaria dell’abitazione, come ad esempio il rifacimento della copertura oppure il rifacimento della facciata, altrimenti implica un costo iniziale notevole, ma con il vantaggio che nel corso del tempo non prevede ulteriori costi di manutenzione. L’isolamento a cappotto può essere realizzato sia all’esterno sia all’interno. La seconda opzione è tendenzialmente meno invasiva ma prevede la perdita di superficie interna e non in tutti i casi è possibile.

  • al punto 3 cita l’importanza dell’isolamento di tetto e soffitto

Un tetto ben isolato fa la differenza sulla bolletta energetica, riuscendo a contenere le dispersioni di calore verso l’alto. Un investimento importante ma che offre notevoli vantaggi. In ogni caso, è bene partire dai soffitti delle stanze, isolandoli bene con una giusta controsoffittatura, che può farti risparmiare fino al 20% di energia.

  • al punto 4 troviamo l’indicazione di utilizzare serramenti a doppi vetri

Un altro passo molto importante per la coibentazione dell’abitazione, oltre alla realizzazione del cappotto, è la sostituzione dei vecchi serramenti, che spesso sono portatori di spifferi e ponti termici. I serramenti dovranno essere realizzati:

  • in materiali altamente coibentanti come ad esempio PVC e legno a taglio termico
  • con vetri doppi o tripli in base alle esigenze climatiche e camera d’aria con argon
  • con una particolare attenzione all’insonorizzazione e al comfort acustico interno dell’abitazione. In caso di installazione di tapparelle è bene andare a verificare che i cassonetti siano ben coibentati in modo da evitare infiltrazioni d’aria che possono alterare il comfort della casa.

Tutti consigli autorevoli, utili e sperimentati che si completano con la raccomandazione di:

  • togliere gli ostacoli (ad es. le tende) posti di fronte alle fonti di calore (termosifoni) per lasciar circolare bene l’aria calda durante il giorno;
  • usare strumenti isolanti come tapparelle, oscuranti ecc. durante la notte.;
  • cambiare l’aria nelle stanze quando i termosifoni sono spenti (magari alle 4 del mattino!);
  • eliminare tutti gli spifferi (dispersione di calore) all’interno dell’abitazione, intervenendo anche sugli infissi per non disperdere il calore degli ambienti.

Si tratta di informazioni competenti che fanno cultura e sensibilizzano la popolazione sul tema del risparmio energetico.

Ai non addetti ai lavori, che sono quindi meno informati sul tema, va precisato che intervenire a valle serve a poco, così come fare interventi parziali. Conviene invece affrontare il problema a monte e comprendere che per rendere la nostra abitazione sempre meno energivora, dobbiamo ridurre le dispersioni termiche dell’intero foro finestra.

Tenere il riscaldamento basso durante il giorno non serve se la casa non è ben isolata.

Il vero risparmio energetico si può ottenere solo con un isolamento attento a tutte le dispersioni in essere: una scelta realistica che guarda al futuro.

Tanto vale dirselo: la crisi energetica potrà migliorare, ma difficilmente potremmo tornare ad avere energia elettrica a costi bassi.

La corretta gestione del foro finestra è il perno su cui gira il risparmio  energetico

In Italia il trend delle riqualificazioni batte di gran lunga quello delle nuove costruzioni. La ristrutturazione di qualità però deve essere in grado di fronteggiare la nuova emergenza energetica che penalizzerà pesantemente gli edifici obsoleti. La coibentazione degli edifici, con la corretta gestione del nodo finestra, diventa fondamentale per massimizzare l’efficienza energetica.

L’isolamento termico va realizzato con intelligenza progettuale perché a questo sono connessi:

  • le dispersioni termiche;
  • il benessere e il comfort degli abitanti;
  • i consumi energetici;
  • la resa degli impianti;
  • le emissioni di gas serra;
  • l’intera vita utile dell’immobile.

Casa sigillata e formazione della muffa

Ora tu hai seguito tutti i consigli, hai cambiato l’aria in piena notte puntando la sveglia alle 4 del mattino e poi ti sei deciso ed hai cambiato quelle vecchie finestre optando per dei bei serramenti termici.

Passata qualche settimana, hai cominciato a notare in casa delle strane macchie, pure maleodoranti, e ti sei reso conto che ti era arrivato un coinquilino molto sgradito: la muffa!

Ma come, ti sei detto, allora il serramentista non mi ha fatto un lavoro come si deve. Prima di dare in escandescenze, è bene che tu sappia che le tue nuove finestre termiche hanno il compito di isolare, e lo fanno molto bene.

Il problema è che, se la casa è “sigillata” ha bisogno di essere ben ventilata perché, in caso contrario, si crea quell’antipatico fenomeno della muffa.

Certo, hai aperto le finestre per arieggiare, ma non basta: il ricambio d’aria deve essere continuo e costante.

Prima bisogna isolare e poi ventilare correttamente

No, non si tratta di tenere sempre le finestre aperte altrimenti addio risparmio: l’unico modo per debellare la muffa è quello di dotarsi di un impianto di ventilazione meccanica controllata (VMC).

Dalla muffa non ti salverà la candeggina e neppure la pittura a calce: prima devi fare bonificare gli ambienti da un esperto, poi – una volta adottato il tuo dispositivo VMC – il problema non si ripresenterà.

Certo, purché non si tratti di un problema dovuto – ad esempio – all’umidità di risalita, ma questo te lo diranno i tecnici che verranno a fare il sopralluogo.

In quel caso, prima devi risolvere quel tipo di infiltrazione; se invece serve solo ventilare incessantemente per riportare in equilibrio i valori di umidità dell’aria domestica, ci sono tante soluzioni tra cui scegliere.

Isolamento termico e fenomeno della casa sigillata: l'importanza della ventilazione

Vantaggi del Cassonetto con VMC integrata

Circa il 35% delle dispersioni termiche di un fabbricato avviene attraverso i cassonetti. Intervenire sull’isolamento dei cassonetti vuol dire ridurre al minimo una fetta importante dei consumi elettrici del nostro edificio.

Puoi decidere in qualunque momento di installare i cassonetti ALPAC a casa tua:

  • spesso si possono addirittura installare dall’esterno (senza fare polvere in casa);
  • godono ancora del bonus casa al 50%.

Ci sono almeno 5 buoni motivi per adottare cassonetti con VMC integrata come MyBox:

  • garantire un clima interno più stabile e confortevole per gli abitanti;
  • ridurre fino ad eliminare il rischio di formazione di muffe e condense grazie alla risoluzione dei ponti termici;
  • ottenere notevoli risparmi in bolletta (riduci i consumi per il riscaldamento invernale e per il raffrescamento estivo);
  • migliorare la qualità dell’aria interna proteggendo gli abitanti da rischi connessi a virus, batteri, pollini e inquinanti;
  • concorrono a migliorare la classe energetica dell’immobile.

 

Cassonetto finestra con VMC integrata MyBox di Alpac

Casa sana, senza muffe con la VMC decentralizzata

Il bello è che in qualunque momento, anche a casa già abitata, puoi decidere di riqualificare energeticamente la tua casa con la VMC, magari con il monoblocco Ingenius con VMC.

Un edificio iper-isolato deve consentire adeguata e costante ventilazione per evitare muffe e condensa da eccesso di umidità.

Detto in altri termini se isoli, sigilli; se l’edificio è “sigillato” tende a formarsi muffa, quindi la ricetta giusta è isolare e ventilare con VMC.

I sistemi di ventilazione meccanica controllata (VMC) puntuale:

  • gestiscono il ricambio di ariacon un approccio flessibile “stanza per stanza”;
  • regolano automaticamente la ventilazione in base ai valori di umidità;
  • si installano facilmente (anche a incasso nel muro), senza opere murarie impegnative;
  • si installano in tempi molto rapidi perché non necessitano di canali d’aria;
  • recuperano fino al 91% del calore (risparmio certificato, non presunto);
  • si gestiscono con una App e si integrano con la domotica di casa;
  • conciliano benessere, prevenzione di umidità e muffe e riduzione dei costi energetici;
  • aumentano il valore di mercato dell’edificio.

In una parola, siccome riducono al minimo la dispersione di calore, contengono i consumi elettrici senza diminuire il comfort.

La scelta giusta da fare oggi per non pensarci più domani.

Conosci già i sistemi ALPAC per la riqualificazione energetica intelligente?

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Monoblocco finestra coibentato con VMC integrata Ingenius Alpac
Silvia - Alpac Marketing