Il Camozzi: nuova vita per un’icona cittadina a Bergamo
Una riqualificazione su grande scala per creare un quartiere sostenibile, sicuro e che raccoglierà aree riservate alla socialità degli abitanti.
Un ambizioso progetto di riqualificazione
“Il progetto di rigenerazione – Il Camozzi – è un ambizioso piano di riqualificazione urbana che si svilupperà nel cuore della città di Bergamo. Questo progetto mira a trasformare un’area industriale dismessa in un nuovo quartiere sostenibile e innovativo.”
Nel 2026 Il Camozzi coprirà un’area di 18.000 metri quadrati con 179 appartamenti in 5 fabbricati. Un vero e proprio quartiere futuristico, ma costruito a misura di famiglia.
Nel cuore di Bergamo sorgeva Italcementi, storica realtà che ha dato un lavoro a centinaia di bergamaschi di più generazioni, fino a quando l’azienda non è stata venduta ad un colosso tedesco, chiudendo i battenti del quartier generale nel 2016.
La svolta è stata l’acquisizione dell’intera area da parte di Ferretticasa, impresa immobiliare nata nel 1967 dal Gruppo Ferretti, che da oltre 120 anni opera sul territorio, riqualificando aree con un forte valore storico e un impatto ambientale significativo.
Gli spazi sono stati acquisiti con l’obiettivo di permettere a Italcementi di fornire ancora una volta valore alla città. Il primo passo è stato la realizzazione di una mostra che ha aperto le porte a tutti coloro che hanno voluto scoprire o riscoprire questo pezzo di storia bergamasca. Dopo la mostra, durata 3 mesi, il Gruppo Ferretti è stato coinvolto nelle donazioni alle aziende del territorio di ciò che era rimasto all’interno degli uffici, dai mobili alla cancelleria, fino all’archivio storico, che racconta una fetta del passato di Bergamo.
“Il Camozzi mira anche a creare una nuova comunità inclusiva e diversificata. Il nuovo quartiere prevede la costruzione di abitazioni di varie tipologie e dimensioni, al fine di accogliere residenti di diverse fasce d’età e con diverse esigenze abitative.” Ha spiegato Marco Ferretti, Consigliere Delegato di Ferretticasa
Il progetto
Questa zona, troppo importante per non essere valorizzata, ha portato Ferretticasa a individuare il miglior progetto attraverso un concorso, vinto dall’architetto Adolfo Suarez, Partner dello studio Lombardini22, Gruppo leader nello scenario italiano dell’architettura e dell’ingegneria. L’obiettivo di L22 living, la divisione di Lombardini22 dedicata alla progettazione per l’edilizia residenziale, è quello di abbracciare la parte antica dell’area, valorizzandola senza cancellare il passato.
Come accaduto per lo studio Lombardini22, anche tutte le altre realtà coinvolte nella realizzazione di questo nuovo progetto sono leader di mercato e sono state accuratamente selezionate per adottare soluzioni innovative e affidabili.
Nel quartiere verranno forniti numerosi servizi di impostazione metropolitana come bici elettriche, un servizio di conciergerie, un’area wellness, una palestra interamente attrezzata ed uno spazio di co-working. L’obiettivo resta, però, quello di creare spazi per famiglie, con un’ampia area verde privata e, al piano terra, numerose attività e ambienti dedicati alla socialità, con spazi adeguati e vivibili.
La sostenibilità
Tutti gli edifici del complesso hanno una classe energetica prevista tra A3 ed A4, con l’obiettivo di abbattere le spese condominiali per tutti gli abitanti. I materiali, selezionati accuratamente per creare giochi architettonici, sono studiati per garantire anche alte prestazioni ed efficienza energetica.
L’attenzione all’ambiente di questo progetto, inoltre, precede il completamento degli edifici, grazie all’utilizzo di fonti di energia rinnovabile anche in cantiere, che lo rendono autonomo energeticamente, grazie all’installazione di pannelli solari e pompe di calore e raffrescamento.
“Una delle caratteristiche principali del progetto è la sua attenzione per l’ambiente e la sostenibilità. Le nuove costruzioni saranno costruite secondo i più alti standard ambientali e saranno dotate di tecnologie all’avanguardia per la riduzione dell’impatto ambientale. Inoltre, il progetto prevede la creazione di ampi spazi verdi, parchi pubblici e zone pedonali per incentivare la mobilità sostenibile e migliorare la qualità della vita degli abitanti.” Ha aggiunto Marco Ferretti.
La scelta di Alpac per la gestione dei fori finestra
Per Il Camozzi sono stati scelti i monoblocchi PRESYSTEM® Mineral Wool, la soluzione di Alpac termoisolante, incombustibile e resistente al fuoco.
Il primo lotto riguarda l’unico edificio non coinvolto nella demolizione, quello triangolare, che prevede la fornitura e posa di circa 140 monoblocchi, con la prospettiva di procedere con gi stessi prodotti anche nei lotti successivi.
La rilevanza del progetto richiedeva soluzioni innovative e di prima scelta e considerata l’altezza superiore ai 24 metri, era necessario prevedere una compartimentazione dell’edificio per prevenire rischi di propagazione del fuoco in facciata in caso di incendi.
Per la gestione del foro finestra si è optato quindi per un monoblocco termoisolante con spalle in lana minerale e cassonetto con ISOMAX speciale, protetto da lastra in classe di resistenza al fuoco A1. Le spalle sono personalizzate per gestire una seconda tipologia di finitura con risvolto della ceramica in linea con la guida avvolgibile e customizzate per 7 soluzioni tecniche diverse.
Sono stati customizzati anche i sottosoglia per permettere l’incasso dei serramenti, come fatto nei rimanenti tre lati del foro finestra, oltre ad aver previsto fissaggi ad hoc per il serramento scelto.
Anche in questo caso, la scelta ha coinvolto una valutazione sulla sostenibilità, selezionando un monoblocco in cui il polistirene estruso è per buona parte stato sostituito con l’isolante in lana di roccia, materiale che si caratterizza per un alto contenuto di riciclato, biosolubile e non pericoloso per la salute.
Marco Ferretti ha raccontato “Abbiamo selezionato Alpac perché è un’azienda caratterizzata da una forte componente tecnologica e, soprattutto, dalla qualità del supporto tecnico nel post-vendita, che permette di realizzare opere durevoli e che presentano meno problemi possibili: punto fondamentale per chi abiterà queste case, che sfrutterà a 360 gradi tutto ciò che abbiamo previsto di inserire.”