Isolamento acustico del foro facciata
Nella legge 447/1995 con inquinamento acustico si intende: “l’introduzione di rumore nell’ambiente abitativo e nell’ambiente esterno tale da provocare fastidio o disturbo al riposo ed alle attività umane, pericolo per la salute umana, deterioramento degli ecosistemi dei beni materiali, dei monumenti, dell’ambiente abitativo o dell’ambiente esterno o tale da interferire con le legittime fruizioni degli ambienti stessi”.
La diffusione del rumore, isolare il foro facciata
Il rumore per diffondersi nell’ambiente, ed essere percepito, necessita di un mezzo elastico (gas, liquido o solido). Per la propagazione del rumore negli edifici, tale mezzo è costituito dagli stessi elementi strutturali che lo compongono, ad esempio pareti e solai.
All’interno di un edificio il rumore si propaga principalmente in due modi:
• Rumore impattivo: derivante dal contatto di due corpi solidi che si propaga tramite la vibrazione e si diffonde attraverso gli elementi edilizi nell’ambiente.
• Rumore aereo: deriva dalla sorgente e si propaga attraverso l’aria negli ambienti, crea una vibrazione quando giunge agli elementi di un edificio, ad esempio ad una parete, e propaga il rumore dall’esterno all’interno.
L’isolamento dei rumori provenienti dall’esterno è detto isolamento di facciata.
L’isolamento acustico di facciata e la legge della massa
L’isolamento acustico segue la legge della massa, ovvero più una parete è pesante e più isola – all’aumentare della massa aumenta l’isolamento. Tra le soluzioni per ridurre il peso della parete quella di dividere la massa in due pareti separate da un’intercapedine più o meno “largo”, tale intercapedine può anche essere rivestita di materiale fonoassorbente, ad esempio materiali fibrosi come lana di roccia, fibra di legno a bassa densità… questi materiali fonoassorbenti attivano il comportamento: “massamolla-massa” che riduce efficientemente i fenomeni di riverbero. Le pareti possono essere sistemi misti, a doppio secco o doppie pesanti.
Anche in presenza di una parete pesante e ben isolata ad inficiare le prestazioni acustiche della facciata sono le prestazioni degli elementi più deboli.
Gli elementi deboli per l’isolamento acustico di facciata
L’isolamento acustico non dipende, come comunemente si pensa, solo dalle prestazioni degli elementi strutturali di un edificio, si tratta invece di un parametro fortemente condizionato dalle specifiche configurazioni dell’ambiente, dal tipo di posa in opera, dalle caratteristiche acustiche di ogni componente (dal solaio alla parete…), dalle proprietà meccaniche delle strutture laterali e dal altri elementi quali per esempio la proprietà di assorbimento acustico dei materiali presenti all’interno di un ambiente.
Un buon serramento ad esempio garantisce buone prestazioni se posato correttamente e se correttamente integrato all’interno di una soluzione completa per l’isolamento del foro.
Isolamento del giunto primario (muro-controtelaio)
L’isolamento del giunto primario può diventare l’anello debole che compromette la prestazione oppure il punto di forza che garantisce la prestazione desiderata.
Tra le criticità del giunto oltre a stabilità meccanica del sistema, isolamento termico, regolazione igrometrica, tenuta all’aria, all’acqua e durata nel tempo un aspetto molto importante è quello dell’isolamento acustico.
Una soluzione alternativa ad un semplice falso telaio è il monoblocco, una soluzione che fa da anello di congiunzione tra involucro e serramento per prestazioni di isolamento acustico e termico certificate.
Il valore di potere fonoisolante è di 47dB, il valore di isolamento acustico normalizzato è di 60 dB.
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