Sicurezza antincendio delle facciate, i passi avanti sul vano finestra ai fini della compartimentazione del fuoco
Questo articolo dell’ing. De Dionigi (Studio LDA) esamina i progressi nella sicurezza antincendio delle facciate civili, con un focus sulla protezione passiva antincendio nel vano finestra. Vengono presentati i risultati di un test in scala reale, condotto con l’utilizzo del monoblocco ignifugo PRESYSTEM® Mineral Wool secondo il severo metodo francese LEPIR 2, confermando l'importanza della progettazione specifica del vano finestra rispetto alla Regola Tecnica Verticale (RTV 13) per l'efficacia delle compartimentazioni
Il metodo LEPIR 2: un passaggio dalla teoria alla pratica per la sicurezza antincendio
Dopo aver approfondito il tema della sicurezza antincendio delle facciate civili con l’introduzione della RTV 13 e il ruolo strategico del vano finestra, torniamo sull’argomento, portando i risultati di una prova sperimentale, su scala reale, eseguita secondo il metodo francese LEPIR 2: test specifico per valutare il comportamento al fuoco delle facciate.
Questa prova rappresenta un passaggio concreto dalla teoria alla pratica: un’opportunità per verificare l’effettivo comportamento di un nodo finestra progettato con criteri antincendio, in condizioni di incendio estremo e su di una configurazione reale.
Ricordiamo che la metodologia francese LEPIR 2 è considerata metodologia sperimentale attendibile anche in Italia, quindi utilizzabile come soluzione alternativa ai fini progettuali.
Nello specifico l’utilizzo della RTV 13 corrisponde all’utilizzo di una soluzione conforme mentre, per esempio, l’utilizzo di prove sperimentali e/o di fatto l’applicazione di norme internazionali possono essere considerate soluzione alternativa. La possibilità di applicare metodologie sperimentali applicando metodologie di altri stati europei è stato anche sancito dalla circolare dei VVF del 2.8.2022 dove si sono menzionati i metodi: LEPIR 2, BS 8414, DIN 4102 e molti altri.
Il metodo LEPIR 2 è attualmente tra i più severi e rappresentativi per valutare il comportamento al fuoco delle facciate. Il test prevede la riproduzione di un incendio che nasce all’interno di un ambiente e fuoriesce attraverso l’apertura di una finestra, impattando con forza la facciata esterna.
Dettagli della prova e osservazioni sull’incendio
Nel caso specifico, il sistema testato prevedeva:
- Facciata con isolamento a cappotto in EPS
- Vano finestra dotato di monoblocco ignifugo e sostenibile PRESYSTEM® Mineral Wool progettato con criteri di protezione passiva antincendio
La prova è stata condotta con l’utilizzo di 600 kg di legna da ardere distribuiti in due cataste, secondo lo schema standard del metodo LEPIR 2.
Si tratta di un carico termico equivalente a circa 700 MJ/m², con una potenza sprigionata pari a circa 5 MW durante la fase attiva dell’incendio, che per gli standard francesi riesce a rappresentare bene un eventuale incendio in un contesto civile.

Durante la prova si è potuto osservare chiaramente quanto già anticipato nel precedente articolo “Il vano finestra nell’incendio: cosa deve garantire”: la finestra rappresenta il punto di uscita dell’energia termica interna, ma anche un potenziale punto di nuovo innesco e propagazione verticale dell’incendio sulla facciata.
Le immagini raccolte durante il test mostrano come, a pochi minuti dall’accensione, le fiamme abbiano già raggiunto l’altezza della finestra del piano superiore, dimostrando il potenziale distruttivo della propagazione da una singola apertura.

Risultati e implicazioni per la sicurezza antincendio nelle facciate
In questo scenario severo, il monoblocco PRESYSTEM® Mineral Wool si è comportato molto positivamente proteggendo le parti in prossimità del sistema al netto del comportamento della restante facciata attaccata anche esternamente.
Nel seguito riportiamo i risultati di alcune sonde installate appositamente per il test.

Il monoblocco ignifugo ha:
- mantenuto integrità strutturale e coerenza geometrica
- limitato la propagazione del fuoco e la trasmissione del calore a zone adiacenti
Il comportamento osservato in un incendio reale, seppur provocato per l’esperimento, ha confermato le indicazioni espresse nella regola tecnica verticale RTV 13 in termini di attenzione al dettaglio tecnico del vano finestra.
Non è sufficiente adottare materiali certificati per la facciata in generale: il nodo finestra richiede un’attenzione progettuale specifica e mirata, con soluzioni che garantiscano prestazioni di resistenza al fuoco locali, al fine di garantire l’effettiva efficacia dei compartimenti interni.
L’esperienza sperimentale apre nuove prospettive alla ricerca, alla normazione e alla progettazione di soluzioni passive sempre più efficaci per la sicurezza al fuoco delle facciate, ma soprattutto per garantire l’efficacia delle compartimentazioni antincendio.
A cura di Gianluigi De Dionigi, Ingegnere – partner LDA – Luraschi De Dionigi e Associati