Monoblocco o termocassa per la prestazione termica del foro finestra

La corretta gestione del foro finestra è necessaria per diversi aspetti e in particolare quando si parla di isolamento termico

Isolamento termico del foro finestra

Quando parliamo di isolamento termico del foro finestra intervenire solo sul serramento non è sufficiente, infatti anche il serramento con le prestazioni migliori rischia di veder vanificata la propria efficacia termica e acustica se posato male.

Per questo e per molti altri motivi l’ausilio di monoblocchi termoisolanti, detti anche termocasse diventa vantaggioso e importante per l’efficienza dell’edificio. 

Molto spesso in fase progettuale vengono tralasciati o lasciati ad un secondo momento i dettagli costruttivi dei nodi tra infisso e parete esterna, trascurandone gli aspetti di tenuta al vento e all’aria in corrispondenza del foro finestra con il rischio di formazione di condensa e danni agli elementi costruttivi.

È buona norma, quando si progetta la posa in opera dei serramenti, ragionare in termini di nodo primario e nodo secondario.

 

Isolamento termico del foro finestra: posa con controtelaio e senza

Il nodo primario rappresenta il primo giunto di posa, quello tra muratura e controtelaio, mentre il nodo secondario rappresenta il giunto di posa tra controtelaio e serramento.

Se non ho controtelaio/monoblocco termoisolante o termocassa, allora avrò unicamente un unico giunto di posa, il nodo primario appunto, tra muratura e serramento.

Per garantire l’efficienza complessiva del foro finestra è necessario intervenire sui seguenti componenti/aspetti:

  1. Gestione ponti termici tra giunto primario e secondario
  2. Isolamento del cassonetto
  3. Isolamento di soglie e davanzali
  4. Posa in opera

La cura di questi aspetti contribuisce alle prestazioni di isolamento termico, acustico, di tenuta meccanica, di tenuta alle infiltrazioni d’aria e la traspirabilità del giunto.

Monoblocco termoisolante o termocassa: criteri e requisiti specifici di isolamento termico

Vedremo nei punti seguenti un estratto della norma UNI 11673-1 in merito ai criteri e requisiti specifici.

L’efficacia del giunto è determinata dal posizionamento del serramento all’interno del vano di posa, dalle caratteristiche degli elementi di connessione e dalle caratteristiche e dalle modalità d’impiego dei materiali di riempimento. Per quanto riguarda il posizionamento del serramento all’interno del vano di posa, al fine di mitigare la formazione di ponti termici nelle interfacce serramento/vano di posa, è opportuno ricercare la continuità con lo strato isolante eventualmente presente nella parete o nell’intercapedine, considerando la compatibilità della soluzione progettuale con i restanti requisiti prestazionali.

Definizione di ponte termico in riferimento alla UNI 11673-1:

Parte dell’involucro edilizio dove la resistenza termica, altrove uniforme, cambia in modo significativo per effetto della compenetrazione totale o parziale di materiali con conduttività termica diversa nell’involucro edilizio, e/o della variazione dello spessore della costruzione, e/o delle differenze tra le aree interna ed esterna.

Alla formazione del ponte termico possono contribuire sia le disomogeneità geometriche del sistema di posa in opera, sia le disomogeneità materiche dei componenti, degli accessori e dei materiali di fissaggio, riempimento e sigillatura.

La presenza e la non correzione dei ponti termici può determinare ricadute significativi sugli aspetti energetici, igienico-sanitari e di comfort. ll sistema di installazione ad esempio con monoblocco termoisolante o termocassa dovrebbe consentire la mitigazione di eventuali ponti termici puntuali nelle zone di posa, anche dovuti ai sistemi di fissaggio impiegati.

Prestazioni termiche e ventilazione

Nell’ambito delle attività di progettazione dell’edificio e dei locali, deve essere posta particolare attenzione alle modalità di gestione della ventilazione, in ottemperanza agli obblighi legislativi esistenti, in particolare, la non corretta progettazione e gestione della ventilazione dei locali potrebbe essere concausa di problemi igienico-sanitari, di formazione di muffe e condense superficiali sulle opere, di compromissione del comfort abitativo.

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Ai fini della presente norma vengono considerati unicamente i ponti termici lineari, l’analisi dell’andamento delle isoterme critiche dei sistemi di posa in opera si basa su 3 specifiche valutazioni:

  1. analisi della presenza di isoterme critiche sulla superficie interna del sistema di posa in opera oggetto di verifica;
  2. analisi della temperatura media mensile minima per cui non sussistono le condizioni per la formazione di muffe sulla superficie interna dell’edificio in prossimità del giunto (primario e/o secondario) unicamente dipendente dal sistema di posa in opera;
  3. analisi del ponte termico lineare.

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autore
Jessica - Alpac Marketing