Il monoblocco termoisolante: la corretta gestione del foro finestra

Tutto quello che devi sapere sul Monoblocco Termoisolante
Le prestazioni del serramento e del monoblocco in opera
Nodo primario e nodo secondario
Monoblocco termoisolante: opportunità e prevenzione dei rischi
Gli elementi cruciali per la gestione del foro finestra
Prevenire i ponti termici e gestire l’isolamento del foro finestra
Il monoblocco termoisolante per l’isolamento acustico
La tenuta meccanica di serramento e vano di posa
La tenuta all’aria del foro finestra
La gestione della tenuta all’acqua
Com’è fatto il monoblocco termoisolante?
Il monoblocco termoisolante per la corretta posa del cappotto termico
Il monoblocco termoisolante per una corretta progettazione del foro
Gli aspetti da tenere in considerazione nella progettazione del foro finestra sono molti e garantirne le prestazioni richiede particolari scelte e attenzioni date da una conoscenza approfondita.
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Le prestazioni del serramento e del monoblocco in opera
Le prestazioni del foro finestra sono determinate da serramento e monoblocco in opera. La corretta gestione, progettazione e posa di questi due elementi definisce le prestazioni del foro.
Intervenire solo sul serramento può quindi migliorare solo in parte le prestazioni del foro finestra, poiché anche il miglior serramento se mal posato vedrà vanificata la propria efficacia termica e acustica.
Nodo primario e nodo secondario
Progettare correttamente il foro finestra è molto più di scegliere un buon serramento, ovviamente.
In fase progettuale è quindi molto importante studiare i dettagli costruttivi dei nodi tra infisso e parete esterna, senza trascurare gli aspetti di tenuta al vento e all’aria in corrispondenza del foro finestra per evitare il rischio di formazione di condensa e danni agli elementi costruttivi.
È buona norma, quando si progetta la posa in opera dei serramenti, ragionare in termini di nodo primario e nodo secondario.
- Il nodo primario rappresenta il primo giunto di posa, quello tra muratura e controtelaio
- Il nodo secondario rappresenta il giunto di posa tra controtelaio e serramento.
Se non ho controtelaio, allora avrò unicamente un unico giunto di posa, il nodo primario appunto, tra muratura e serramento.
La progettazione del sistema finestra prevede la progettazione congiunta di nodo primario: paretecontrotelaio, e secondario: controtelaio-monoblocco.
Monoblocco termoisolante: opportunità e prevenzione dei rischi

Nodo primario e nodo secondario, la posa del serramento con e senza controtelaio.
I monoblocchi termosiolanti più evoluti sono studiati per supportare il serramento, prevedere l’appoggio del
cappotto e ospitare sistemi oscuranti, di sicurezza o per il trattamento dell’aria.
I monoblocci con VMC integrata permettono di gestire il foro finestra in modo efficiente e avere un impianto di VMC a scomparsa, la predisposizione per la ventilazione è unita al monoblocco e viene perciò posata nello stesso momento, mentre il macchinario di ventilazione con il relativo pannello di controllo viene invece comodamente inserito a cantiere finito o può essere acquistato dall’acquirente dell’appartamento in un secondo momento. In questo modo la gestione di un elemento critico come il foro finestra si trasforma in opportunità.
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Un foro finestra progettato con scarsa attenzione può causare seri problemi di tenuta del nodo primario e di prestazioni termiche, con i conseguenti problemi di condensa, muffa e acustica.
Progettare ciascun foro finestra è importantissimo, lasciare la responsabilità di questo importante e critico elemento alla gestione di cantiere può portare a fori gestiti in modo approssimativo che non garantiranno le prestazioni, e causeranno problemi e possibili
contenziosi.
Gli elementi cruciali per la gestione del foro finestra
Per garantire l’efficienza complessiva del foro finestra è necessario intervenire sui seguenti componenti/aspetti:
1. Gestione ponti termici tra giunto primario e secondario
2. Isolamento del cassonetto
3. Isolamento di soglie e davanzali
4. Posa in opera
Prevenire i ponti termici e gestire l’isolamento del foro finestra
L’efficacia del giunto è determinata dal posizionamento del serramento all’interno del vano di posa, dalle caratteristiche degli elementi di connessione e dalle caratteristiche e dalle modalità d’impiego dei materiali di riempimento.
Per quanto riguarda il posizionamento del serramento all’interno del vano di posa, al fine di mitigare la formazione di ponti termici nelle interfacce serramento/vano di posa, è opportuno ricercare la continuità con lo strato isolante eventualmente presente nella parete o nell’intercapedine, considerando la compatibilità della soluzione progettuale con i restanti requisiti prestazionali.
Alla formazione del ponte termico possono contribuire sia le disomogeneità geometriche del sistema di posa in opera, sia le disomogeneità materiche dei componenti, degli accessori e dei materiali di fissaggio, riempimento e sigillatura.
La presenza e la non correzione dei ponti termici può determinare ricadute significativi sugli aspetti energetici, igienico-sanitari e di comfort. Il sistema di installazione dovrebbe consentire la mitigazione di eventuali ponti termici puntuali nelle zone di posa, anche dovuti ai sistemi di fissaggio impiegati.
Nell’ambito delle attività di progettazione dell’edificio e dei locali, deve essere posta particolare attenzione alle modalità di gestione della ventilazione, in ottemperanza agli obblighi legislativi esistenti, in particolare, la non corretta progettazione e gestione della ventilazione dei locali potrebbe essere concausa di problemi igienico-sanitari, di formazione di muffe e condense superficiali sulle opere, di compromissione del comfort abitativo.
Per questo soluzioni monoblocco termoisolante con ventilazione meccanica controllata permettono non solo di gestire il corretto isolamento del foro finestra ma anche il corretto ricambio d’aria.
Il monoblocco termoisolante per l’isolamento acustico
Il DPCM 5 dicembre 1997 “Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici” (in vigore dal 20 febbraio 1998) stabilisce le prestazioni che devono possedere gli edifici in merito all’isolamento dai rumori.
Il foro finestra contribuisce all’ isolamento acustico standardizzato di facciata (D2m,nT,w) che viene calcolato in fase previsionale secondo la norma UNI EN ISO 12354-3 e verificato con misure in opera secondo le norme UNI EN ISO 16283-3 e UNI EN ISO 717-1.
Citando la norma UNI 11673- 1:
“ll progetto di posa deve considerare innanzitutto la prestazione del prodotto dichiarata, espressa in termini di indice di valutazione di potere fonoisolante Rw. ll sistema di installazione deve considerare quanto definito nella norma UNI 11296.
ln particolare, si consideri che l’esecuzione dell’interfaccia vanoserramento rappresenta una fase molto delicata per le prestazioni acustiche in opera dei serramenti.
Pertanto è necessario determinare la tipologia e le modalità costruttive della parete, dei nodi e la tipologia dei serramenti.
La progettazione di un foro finestra e la corretta posa in opera di un serramento richiedono lo studio e I’ esecuzione di alcuni elementi di dettaglio che sono fondamentali per I’ottenimento delle prestazioni di isolamento acustico richieste.Queste considerazioni rimangono valide sia nel caso di nuovi interventi sia di sostituzione di serramenti sull’esistente.
Oltre alla realizzazione del giunto è importante la conformazione del vano: la presenza di una battuta o più nella parete risulta più efficace di un giunto in luce.
Nel secondo caso, infatti, in presenza di un giunto mal realizzato, l’onda sonora si può propagare più facilmente verso l’ambiente interno.
Le geometrie adottate nella progettazione dei sistemi di installazione hanno rilevanza nell’ottenimento delle prestazioni di isolamento acustico del sistema.
Tipicamente, la presenza e la natura di una o più battute sui giunti di installazione, il contenimento delle dimensioni dei giunti stessi ed il completo riempimento con materiali idonei consentono il miglioramento delle prestazioni di isolamento acustico qui trattate.
L’impiego e il posizionamento di sistemi di oscuramento e il posizionamento di sistemi per il passaggio per l’aria devono considerare quanto previsto nella norma UNI 11296”.
La tenuta meccanica di serramento e vano di posa
Facendo riferimento alla norma UNI 11673-1: Le caratteristiche di resistenza meccanica dei fissaggi del serramento al vano di posa devono essere in grado di trasferire ad una adeguata struttura dell’edificio i carichi determinati da:
• carico del vento;
• movimentazioni delle ante;
• peso proprio del prodotto;
• variazioni dimensionali proprie dei materiali;
• false manovre dell’utenza e carichi accidentali;
• carichi orizzontali lineari (ad esempio spinta da folla);
• tentativi di effrazione (ove tale prestazione sia dichiarata dal fabbricante del serramento);
Tenendo in considerazione tutte le variabili costruttive del prodotto e dell’edificio (dimensioni, geometrie, pesi, tipologia e materiali impiegati nei substrati di fissaggio).
La tenuta all’aria del foro finestra
Per quanto riguarda le infiltrazioni di aria la norma UNI 11673-1 del 2017 dichiara che le caratteristiche dei giunti di installazione devono essere congruenti con i livelli prestazionali di permeabilità all’aria dichiaratidal fabbricante del serramento; pertanto il progetto di posa in opera deve:
• considerare la continuità della sigillatura interna (sia del giunto primario che del giunto secondario) sull’intero perimetro del foro per consentire la continuità del piano funzionale di permeabilità all’aria dell’involucro dell’edificio;
• in caso di impiego di materiali differenti di sigillatura, oltre a quanto sopra specificato, considerare la compatibilità chimico-fisica mediante richiesta di informazioni specifiche ai produttori dei materiali interessati (del serramento, dei sigillanti, ecc.);
• valutare l’efficacia del raccordo tra i materiali, in modo tale da evitare discontinuità nel piano di permeabilità all’aria interna;
• prevedere l’impiego materiali di sigillatura conformin alle normative;
• nel caso di impiego di membrane nei giunti in corrispondenza del piano di permeabilità all’aria interno, prevedere I’impiego di materiali con Sd = 2 m secondo UNl 11470;
• prevedere I’utilizzo di materiali sigillanti testati secondo UNI EN 12114 Al fine di dimostrare il mantenimento in opera delle prestazioni di permeabilità all’aria del serramento, può essere utilizzata una documentazione tecnica appropriata in grado di evidenziare il raggiungimento del risultato, ad esempio rapporti di prova, documenti tecnici forniti da associazioni competenti, ecc.
Nota: in termini generali e a titolo puramente indicativo, nel fissaggio dei controtelai e dei telai fissi di finestre e portefinestre nei vani dovrebbero essere tenute in considerazione le seguenti indicazioni:
• interasse tra i punti di fissaggio non superiore a 700 mm;
• nel caso di serramento resistente all’effrazione, interasse tra i punti di fissaggio ed organi di movimento o punti di chiusura non
superiore ai 100 mm, prestando attenzione a non creare piani di taglio sul telaio del serramento;
• distanza tra punto di fissaggio e angolo interno del serramento o delle traverse e montanti intermedi: massimo 150 mm.
Le indicazioni di fissaggio possono essere integrate mediante specifici calcoli di progetto, in considerazione dei carichi sopra citati, delle caratteristiche proprie dei sistemi di fissaggio adottati, del carico al vento dell’edificio e delle caratteristiche prestazionali dichiarate dal fabbricante.
I fissaggi debbono essere realizzali mediante idonei sistemi meccanici, come i monoblocchi termoisolanti con apposito aggancio per il serramento, o chimici, impiegati secondo le indicazioni del fabbricante degli stessi.
La gestione della tenuta all’acqua
Al fine di garantire I’impermeabilità alle infiltrazioni di acqua dei giunti di installazione, il progetto di posa in opera deve:
• considerare la regolarità della sigillatura esterna (sia del giunto primario che del giunto secondario) sull’intero perimetro del foro, con particolare attenzione alla sigillatura del giunto primario in corrispondenza della traversa inferiore;
• consentire la continuità del piano funzionale di tenuta agli agenti atmosferici dell’involucro dell’edificio;
• nelle sigillature delle traverse superiori (salvo quanto di seguito specificato) e dei montanti, utilizzare con continuità esclusivamente materiali in grado di garantire la tenuta all’acqua stagnante o alla pioggia battente;
• nella sigillatura del piano di tenuta agli agenti atmosferici in corrispondenza delle traverse inferiori (e superiori nei casi di installazione a filo esterno), utilizzare con continuità esclusivamente materiali in grado di garantire la tenuta all’acqua stagnante (per esempio materiali con struttura a celle chiuse);
• in caso di impiego di materiali di sigillatura con caratteristiche differenti, oltre a quanto sopra specificato, verificare la compatibilità chimicofisica e valutare I’efficacia del raccordo, in modo tale da evitare discontinuità nel livello di impermeabilizzazione;
• impiegare materiali di sigillatura cconformi alle normative.
Al fine di dimostrare il mantenimento in opera delle prestazioni di tenuta all’acqua del serramento, può essere utilizzata una documentazione tecnica appropriata in grado di evidenziare il raggiungimento del risultato, ad esempio rapporti di prova, documenti tecnici forniti da associazioni competenti, ecc.
La traspirabilità del giunto
I giunti di installazione devono essere progettati in modo tale da assicurare il controllo del passaggio di vapore. ln tal senso dovrebbero essere conosciute ed acquisite le caratteristiche di traspirabilità dei materiali (µ o Sd in funzione degli spessori dei materiali impiegati).
ln caso di esigenze progettuali di controllo del passaggio di vapore e/o di traspirabilità dei giunti o nel caso
di locali con alto indice di affollamento (palestre, cucine, cantine, edifici riscaldati con sistemi a gas senza camino) in fase progettuale si deve valutare I’opportunità di utilizzare materiali in grado di assicurare rispettivamente la funzione di freno o barriera al vapore, secondo quanto previsto al punto 4.1 della UNI 11470.
• ln caso di materiali non rientranti nella UNI 11470, si deve fare riferimento alla caratteristica Sd = µ x s.
Contestualmente, il piano di tenuta agli agenti atmosferici (punto 4.1) dei giunti primario e secondario deve essere realizzalo mediante I’impiego di materiali in grado di assicurare la funzione di traspirabilità al vapore, secondo quanto previsto al punto 4.1 della UNI 11470.
Accessori e componenti
Nell’ambito delle attività di progettazione dei giunti di installazione, è necessario considerare adeguatamente i contributi derivanti dalle prestazioni proprie degli accessori e componenti.
ln particolare, deve essere trattata la presenza e posizionamento di:
• cassonetti coprirullo e guide per avvolgibili;
• cassonetti e guide per frangisole;
• cassonetti e guide per zanzariere.

La presenza dei cassonetti e delle relative guide deve essere considerata in tutte le valutazioni di cui ai precedenti requisiti.
L’assemblaggio e la posa in opera dei cassonetti e delle relative guide deve avvenire secondo le indicazioni fornite dal fabbricante.
Nel caso dei cassonetti coprirullo per avvolgibili, devono essere acquisite e valutate adeguatamente le prestazioni di:
• isolamento acustico secondo UNI EN ISO 10140-2 e secondo l’Appendice della norma UNI EN ISO 10140-1;
• trasmittanza termica secondo UNI EN ISO 10077-2.
Nel caso in cui il cassonetto coprirullo presenti superfici, sistemi di accesso all’avvolgibile o sistemi di comando a contatto con i locali interni, devono essere considerate le possibili perdite per ventilazione; il cassonetto deve pertanto assicurare la continuità del piano funzionale di permeabilità all’aria dell’involucro dell’edificio, nel caso anche mediante I’impiego di materiali in grado di assicurare la funzione di freno o barriera vapore, secondo quanto previsto in UNI 11470.
Al fine di dimostrare la prestazione di permeabilità all’aria, può essere utilizzata una documentazione tecnica appropriata.